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Libri Cristiani


IL PAESE CHE AMO DI PIÙ


di Oswald J. Smith






Capitolo 10: Cinque fatti importanti







1. Introduzione

2. Primo punto: non tutti saranno salvati

3. Secondo punto: i condannati saranno più degli eletti

4. Terzo punto: molti di quelli che ritengono di essere salvati periranno

5. Quarto punto: non si può ottenere la salvezza dopo la morte

6. Quinto punto: questa potrebbe essere la tua ultima possibilità

6.a La vita è incerta

6.b Perchè Cristo ritorna

6.c Perchè lo Spirito cesserà di «contendere con gli uomini»



1. Introduzione

Se hai a portata di mano una Bibbia, leggi con me Matteo 7:13,14:

«Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi sono quelli che la trovano».

Ora leggiamo anche Matteo 7:21-27: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome Tuo, e in nome Tuo cacciato demoni, e fatte in nome Tuo molte opere potenti?" E allora dichiarerò loro: "Io non vi conobbi mai; dipartitevi da Me, voi tutti operatori d’iniquità." Perciò chiunque ode queste Mie parole e le mette in pratica, sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha edificata la sua casa sopra la roccia. E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato e hanno investita quella casa; ma ella non è caduta, perché era fondata sulla roccia. E chiunque ode queste Mie parole e non le mette in pratica, sarà paragonato ad un uomo stolto che ha edificato la sua casa sulla rena. E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato ed hanno fatto impeto contro quella casa; ed ella è caduta, e la sua ruina è stata grande».

In questi passi abbiamo cinque fatti importantissimi da meditare.

Ignorarli potrebbe significare disprezzo volontario per ogni avvertimento della Scrittura; sarebbe non curarsi dei segnali d’allarme che ci vengono lanciati dalla Parola di Dio.

Sta bene attento; si tratta di cose terrene.

Servendomi della Parola di Dio le sottoporrò ad una ad una alla tua considerazione.

2. Primo punto: non tutti saranno salvati

Non vi sarà una salvezza universale, sebbene la salvezza di Dio sia per tutti gli uomini.

Non lasciarti ingannare; alcuni saranno salvati, altri saranno perduti.

Verrà il giorno della separazione, e sarà la separazione del buon grano dalla zizzania, la separazione dei buoni dai cattivi. Gli uomini saranno da una parte o dall’altra.

Non ha alcun fondamento la dottrina degli Universalisti che affermano che tutti saranno salvati.

La Scrittura è chiarissima.

Tu devi farti questa precisa domanda: «Sarò tra i salvati o tra i perduti

Per dimostrarti la verità di quanto sopra basterà che richiami alla tua memoria la parabola del grano e della zizzania, Non possiamo avere alcun dubbio circa il significato di questa parabola, poiché Gesù stesso ce l’ha spiegata.

Il grano sono i figliuoli di Dio, e la zizzania, le erbacce i figli di Satana.

I servi volevano sradicare le erbacce e lasciare il grano, ma il Padrone disse loro di lasciarle crescere «fino alla mietitura».

Il giorno della mietitura sarà il giorno della separazione ed avverrà alla fine dell’età presente.

Fino a quel giorno il grano e le erbacce staranno e cresceranno assieme, cioè i figli di Dio e quelli di Satana non saranno divisi.

Se tutti dovessero essere salvati non ci sarebbero erbacce. Dobbiamo anzi dire che le erbacce crescono più rapidamente e si moltiplicano più facilmente che il buon seme e nel giorno della mietitura ci saranno più seguaci di Satana che figli di Dio.

Allora, però, la zizzania sarà raccolta e gettata nel fuoco.

Non tutti, dunque, saranno salvati.

Ecco le parole della Scrittura: «Il Figliuol dell’uomo manderà i Suoi angeli che raccoglieranno dal Suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d’iniquità, e li getteranno nella fornace del fuoco ... Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro» (Matteo 13:41-43).

«Verranno gli angeli e toglieranno i malvagi di mezzo ai giusti».
«Egli separerà gli uni dagli altri come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla Sua destra ed i capri alla sinistra. Allora il Re dirà a quelli della Sua destra: Venite, voi, i benedetti del Padre Mio; ereditate il regno che v’è stato preparato sin dalla fondazione del mondo. E dirà a quelli che sono alla sinistra: Andate via da Me, maledetti,
nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. E questi se ne andranno a punizione eterna, ma i giusti a vita eterna»
(Matteo 25:32-34, 41,46).

Gli angeli di Dio separeranno i buoni dai malvagi.

Le pecore verranno poste alla destra ed i "capri" alla sinistra.

Alle prime saranno rivolte le dolci parole: «Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v’e state preparato»; mentre i malvagi udiranno con terrore la condanna: «Andate via da Me, maledetti, nel fuoco eterno!»

Ci sarà, dunque, una grande separazione e, se ci sarà separazione, significa che non tutti saranno salvati.

In quale gruppo sarai tu?
Udirai le dolci parole d’invito o le terribili parole di condanna?

3. Secondo punto: i condannati saranno più degli eletti

Non è una cosa piacevole, ma è così. Ce lo dice chiaramente la Parola di Dio: «Larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entrano per essa» (Matteo 7:13).
Al contrario: «Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano» (Matteo 7:14).

Sulla via larga, dunque, ve ne sono molti e sulla stretta pochi.

Ti sembrerà impossibile. «Come mai - dirai tu - Dio può permettere che la maggior parte degli uomini si perda?»

Eppure ciò è già accaduto nella storia del mondo. Sembra impossibile, ma è proprio così.

Quando avvenne il grande diluvio, solo otto persone trovarono scampo nell'arca, il resto morì.
Tutti morirono: buoni e cattivi, piccoli e grandi, uomini a donne, tutti furono sommersi dalle acque.

La stessa cosa si verificò nella distruzione di Sodoma e Gomorra.

Quanti si salvarono? Quanti sfuggirono alla terribile ira di Dio?
Solo tre persone.

E se ciò è accaduto la prima e la seconda volta, non potrebbe verificarsi ancora?

Purtroppo sappiamo che la grande maggioranza degli uomini vive ignorando Dio; quasi tutti hanno rigettato Cristo e sono perduti.

Oggi la via larga é affollatissima, mentre sono tanto pochi quelli cha camminano per la via difficile che porta al Cielo.

Pensa alla diffusione del paganesimo.

Vi sono oltre 1 miliardo di Cinesi.

Quanti di essi sono cristiani? Non arrivano a quattro milioni circa; il resto è immerso nelle tenebre dal paganesimo.

Quanti sono gl’Indiani?

Più di 1 miliardo. Quanti di essi sono cristiani? Circa 3.000.000, compresi cattolici e protestanti. La grande maggioranza di loro, quindi, è sulla via che conduce alla perdizione.

Gettiamo lo sguardo sull’Europa.

Vi sono in maggioranza cristiani, ma quanti lo sono veramente? Conosco bene questa parte del mondo. Mi sembra che sia più facile trovare un ago in un pagliaio che un vero cristiano in essa. La grande maggioranza del popolo europeo non sa neppure che cosa significhi Vangelo.

E l’America?

Almeno qui ci saranno moltissimi cristiani! È proprio cosi? Un giorno ascoltavo delle considerazioni fatte da un predicatore: erano giustissime. «Sapete - diceva egli - quante persone in America non varcano mai la soglia di una chiesa? Sono almeno la metà della nostra popolazione. Questa gente, in un anno, non vede mai l’interno di una chiesa. Ci sono poi quelli che vi entrano solo per abitudine o per ipocrisia; quelli che vi entrano solo a Natale e Pasqua. Ci sono cattolici ed ebrei, ecc.».
Ben pochi, dunque, anche considerata la cosa in modo superficiale, camminano per la via stretta che conduca alla vita.

4. Terzo punto: molti di quelli che ritengono di essere salvati periranno

Questo è anche più triste.

Un gran numero di persone che dorme tranquillo nella certezza di andare in cielo, si desterà troppo tardi e si accorgerà di non essere mai "nato di nuovo"; di essere stato ingannato da Satana.

Come sarà orribile il loro risveglio!

Secondo quanto dice la Parola di Dio, alcuni costruiscono sulla Roccia, ma altri sulla mobile rena.

Conosci certamente il racconto dei due uomini che costruirono la loro casa, l’uno sulla sabbia e l’altro sulla roccia. Le due case erano belle e splendenti; sembrava che non ci fosse alcuna differenza tra esse, ma questo solo finché risplendette il sole, finché non cominciarono a soffiare i venti, finché non si scatenò la tempesta. Allora, la casa sulla roccia resto ferma, mentre l'altra fu ridotta in polvere.

La stessa cosa avverrà nel Giorno del Giudizio.
Molti penseranno di aver costruito su di un solido fondamento, mentre questo non era che uno dei tanti falsi fondamenti ai quali abbiamo accennato.

Al momento della prova il fondamento ha ceduto e la casa è crollata.

Hai costruito sulla solida Roccia?

Te felice, se puoi rispondere affermativamente!

«Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli. Molti Mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome Tuo, e in nome Tuo cacciato demoni, e fatte in nome Tuo molte opere potenti? E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da Me, voi tutti operatori d’iniquità» (Matteo 7:21-24).

Fratello e sorella carissimi sarà questa la terribile sentenza che udirete nel gran Giorno del Giudizio?
Ha accecato Satana i vostri occhi?

Forse avete ascoltato il Vangelo di Cristo; siete cresciuti in una famiglia cristiana; siete stati istruiti in una Scuola Domenicale; siete stati anche membri attivi della Chiesa, ma avete posto la vostra fiducia su qualche fondamento falso e questo crollerà quando sarà troppo tardi.

Tenetelo bene in mente: molti di quelli che pensano di essere salvati periranno.

5. Quarto punto: non si può ottenere la salvezza dopo la morte

Nella Parola di Dio leggiamo che tra il Cielo e l’inferno vi é un abisso infinito. Nessuno può attraversarlo. Ci viene detto che questo abisso sarà eterno.

Ciò indica che dopo la morte non avremo più alcuna possibilità di tornare sulle nostre decisioni, o di essere salvati.



Chi rigetta, Cristo in questa vita, Lo avrà rigettato per tutta l’eternità.

Se hai rifiutato Cristo e hai perseverato a farlo per tutta la vita, perché Dio dovrebbe darti altre opportunità?

Se sei ora contro Dio, lo sarai anche dopo la morte.

Potrai rattristarti per le sofferenze che ti avrà causato la tua decisione, ma non ti sarà possibile mutarla.

Vi é un limite oltre il quale non può andare neppure la misericordia di Dio.

Immagina che tu voglia farmi un regalo. Io non solo non lo accetto, ma te lo getto in faccia.
Ti sarebbe quasi impossibile tornare a farmi la tua offerta; ma tu mi ami tanto e provi di nuovo nella speranza che io sia cambiato.

Per la seconda volta mi mostro contrarissimo; prendo il tuo dono e me lo metto sotto i piedi, dicendoti che non voglio assolutamente nulla da te.

Certamente non ci proveresti più, anche se mi amassi immensamente.

Dio non ti ha offerto la salvezza solo una, due o tre volte, ma una infinità di volte. Tutto è stato inutile.

Infine ha detto: «Basta!» e con la tua morte è cessata ogni opportunità.

Dopo la morte, dunque, non c’è e non può esserci più salvezza.

6. Quinto punto: questa potrebbe essere la tua ultima possibilità

Ecco un dialogo molto interessante; sono due amici che parlano:

«Mi piacerebbe divenire vero cristiano, ma la vita é bella e vorrei goderla ancora».

«Fai bene. Godi pure la vita e quello che essa ti offre; avrai tempo per prendere una decisione».

«Quanto tempo basterà?»

«Basterà che ti decidi cinque minuti prima della morte».

«Ma la morte quando verrà?»
«Sei assolutamente sicuro di avere quei cinque minuti di tempo

È proprio così, potresti anche avere molto tempo ancora davanti a te, ma non possiamo dirlo con certezza. Anzi, questa potrebbe essere per te l’ultima opportunità.

Ricordati: potrebbe non esserci il domani al quale vuoi rimandare la tua decisione.

Questa opportunità potrebbe essere l’ultima, perché:


6.a La vita è incerta

Ricordi il ricco stolto del Vangelo? Egli non sapeva che quella sarebbe stata la sua ultima notte. Andò a letto tutto felice e soddisfatto e facendo i migliori piani per il suo avvenire.
Ad un tratto udì la voce di Dio che gli diceva che quella stessa notte avrebbe dovuto rendere conto della sua anima.

Dio lo chiama "stolto".

Quando definiamo stolta una persona?

Quando si preoccupa di cose da nulla e trascura quelle della massima importanza. Quest’uomo, infatti, si era preoccupato tanto delle ricchezze terrene e non aveva pensato alla sua anima ed alla sua vita futura.

Dio lo chiama "stolto",’perché aveva trascurato la sua ultima opportunità.

Anche tu sarai considerato un vero "stolto" se seguiterai a preoccuparti delle cose materiali e non delle cose che riguardano il tuo spirito.

La sentenza di morte potrebbe giungerti nel cuore della notte, cioè improvvisa. Sai bene che la morte giunge improvvisamente e da ogni parte. Oggi si é qui, domani si potrebbe essere già nell’eternità.

Amico, il treno che prendi potrebbe condurti alla presenza di Dio; la strada che attraversi potrebbe vedere il tuo corpo sotto le ruote di una macchina.

Alle tue orecchie potrebbe risuonare improvvisa la voce di Dio.

Come al solito, una sera avevo tenuto il sermone nella chiesa della mia città. Davanti a me c’era una giovane che non aveva risposto all’invito di arrendersi al Signore.

Uscito di chiesa e presa la macchina, mi avviai verso casa.

Ad un certo punto trovai il passaggio ostruito da due o tre macchine e da molta gente che era attorno a quelle. Mi avvicinai e vidi sotto le ruote di una di quelle macchine la giovane che dieci minuti prima era davanti a me, durante il sermone.

Avrebbe potuto immaginare che la morte era già in agguato e che quello sarebbe stato l'ultimo sermone che avrebbe udito?

Forse pensava che avrebbe avuto tante altre opportunità e che avrebbe preso in seguito la sua decisione. Per lei, invece, quella era stata l'ultima opportunità.

6.b Perchè Cristo ritorna

Anche la venuta di Gesù sarà improvvisa.

Quando era sulla terra più e più volte Egli parlò della Sua venuta come di qualche cosa d’improvviso.

Dobbiamo essere sempre pronti a riceverLo.

Al Suo ritorno Egli giudicherà i non salvati e pronuncerà contro di loro la Sua terribile condanna.

Se sei salvato, desidererai vederLo; se Lo hai accettato, sarai felice d’incontrarti con il tuo Salvatore.

«Poi noi viventi, che saremo rimasti, verremmo insieme con loro rapiti sulle nuvole, ad incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore» (1ª Tessalonicesi 4:17).

Se venisse questa sera, quanti di noi sarebbero rapiti?

Tu non conosci l'istante della venuta di Cristo; essa avverrà in un batter d'occhio; non ci sarà tempo per fare dei preparativi. Devi essere già preparato.

Questa perciò potrebbe essere la tua ultima opportunità.

6.c Perchè lo Spirito cesserà di «contendere con gli uomini»

«Dio si e dipartito da me», queste furono le tristi parole di Saul.

È doloroso vedere allontanarsi un figliuolo, una persona cara, ma l'allontanamento da Dio è una cosa terribile.

Ricordati, però, che Dio non si allontana mai dall'uomo, se questi per primo non si allontana da Lui.

Dio non ti lascerà finché non Lo avrai lasciato tu.

«Dio li ha abbandonati», o meglio, «Dio li ha lasciati andare per la loro via».

In altri termini questo è il pensiero dell’apostolo Paolo.

E una cosa terribile quando una persona cara non si cura più di noi, quando ci lascia fare tutto quello che vogliamo, anche se ci sarà di grave danno; ma quando Dio non si cura più di noi e ci lascia andare per la nostra via, non c'è più speranza.

Egli non desidera questo, ma quando vi è costretto dall’ostinatezza dell’uomo che non vuole riconoscere la Sua infinita misericordia, allora tutto é finito; l’uomo é perduto per sempre.

Esiste un peccato che è imperdonabile: questo peccato consiste nel rifiutare ostinatamente il Signore Gesù Cristo.

Tu hai detto «No», la domenica passata; dici «No» oggi; ricordati che uno dei tuoi «No» potrebbe essere l’ultimo.

Dio solo sa quale sarà il tuo ultimo «No». Potrebbe essere quello che dici oggi stesso o quello che dirai domani.

Pensa che dopo l'ultimo rifiuto non avrai mai più la possibilità di mutare la tua decisione, e la tua sorte eterna sarà segnata.

Tu avrai commesso il "peccato imperdonabile" di cui ho parlato.

Forse potrai tornare ad assistere ad un servizio religioso; potrai prendere parte con gioia ai canti della Chiesa ed alle sue attività; ma quando ti si rivolgerà l’invito di prendere una decisione, non sentirai alcun desiderio di farlo; il tuo cuore resterà freddo ed insensibile; lo Spirito del Signore ti avrà abbandonato.

Per mesi e mesi, per anni ed anni, lo Spirito di Dio ha implorato, ha bussato alla porta del tuo cuore: tutto è stato inutile, la tua risposta non è venuta; la porta non è stata aperta.
Tanti sermoni uditi, tanti canti religiosi, tanti inviti, tutto é stato inutile per te: tu non hai date ascolto alla voce dello Spirito che ti spingeva verso Gesù.

All'invito amoroso hai risposto sempre: «No!»


«Lo Spirito Mio non contenderà per sempre con l’uomo».

Sono le terribili parole di cui si serve il Signore per farci comprendere che verrà il momento in cui Egli non sarà più disposto ad offrirci la Sua misericordia.

Oh, facciamo bene attenzione a queste parole, prima che sia troppo tardi!

Ti scongiuro, amico carissimo, oggi stesso lo Spirito Santo potrebbe cessare di contendere con te; questa potrebbe essere la tua ultima opportunità.

Deh, non firmare con le tue stesse mani la tua eterna condanna!
Ascolta la voce dello Spirito; non commettere il peccato che Dio stesso non potrebbe perdonare; non rigettare ancora una volta l’offerta della misericordia divina.


Ricordati che la vita è incerta; che Gesù sta per tornare, che lo Spirito di Dio potrebbe cessare di contendere con il tuo spirito; che questa potrebbe essere la tua ultima possibilità.

Il Cielo, la Patria beata alla quale deve aspirare ogni uomo, è un
«Luogo preparato per un popolo preparato».

Voglia Iddio che un giorno possa incontrarti nel Regno della luce, nella Casa del Padre, nella Città celeste, ed apprendere che le mie povere parole ti sono state di stimolo per prendere in tempo quella decisione che ti ha dato un'eternità beata.